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Protesi a pagamento «I poliziotti non sono assicurati» Artificiere ferito

La denuncia del sindacato Siulp in una conferenza stampa. Aperta una sottoscrizione tra i colleghi. E l’agente deve sottoporsi al terzo intervento chirurgico in pochi giorni
All’ospedale ci resterà almeno un altro mese, Mario Vece, l’artificiere della polizia di 39 anni ferito a Capodanno nel centro di Firenze da una bomba che qualche criminale aveva collocato sulla vetrina della libreria Bargello, culturalmente vicina all’associazione d’estrema destra CasaPound per devastare ed uccidere. Nell’esplosione il poliziotto ha perso la mano sinistra e rischia di perdere anche l’occhio destro, ma quando sarà dimesso, invece di ricevere onore, gloria e un premio in denaro, il sovrintendente, sposato e padre di due ragazzine, dovrà anche pagare le spese mediche come l’acquisto di eventuali protesi e una lunga riabilitazione. L’incredibile beffa è stata confermata durante una conferenza stampa dal sindacato di polizia Siulp che ha organizzato l’incontro per annunciare l’apertura di una sottoscrizione per rendere meno difficile la convalescenza a questo valoroso servitore dello Stato e alla sua famiglia.
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